Come ben si sa, Java rappresenta il linguaggio per eccellenza di tutta la dottrina informatica. Costituito da velocità d’uso, efficacia ed efficienza, Java è lo strumento più utilizzato e compreso in termini di programmazione a livello mondiale.
Nonostante però, le forze specifiche, che hanno permesso lo sviluppo e l’affermazione di Java all’interno del settore economico-informatico siano state la portabilità e la sicurezza, nella composizione del linguaggio finale hanno avuto un ruolo determinante anche altri elementi tecnici.
Di fatto, l’intera struttura di Java si fonda su alcune parole chiave, individuate e messe in rilievo dallo stesso team di ricerca e sviluppo, fondatore di questo linguaggio di programmazione divenuto universale.
Gli sviluppatori sono, infatti, soliti identificare la brillantezza di performance di Java in una lista di termini molto importanti, che verranno esaminati nella loro interezza:
- Semplice
- A oggetti
- Robusto
- Multithread
- Neutro rispetto all’architettura
- Dinamico
Semplice
Java è stato concepito per essere imparato con facilità e rapidità da ogni programmatore, partendo dai principianti fino ad arrivare ai professionisti. Inoltre, nel caso in cui si comprendano i concetti base della programmazione a oggetti, l’apprendimento di Java risulterà essere di gran lunga semplificato.
A oggetti
Nonostante sia influenzato dai suoi predecessori, Java non è stato progettato per avere codice sorgente di compatibilità con altri linguaggi. Questo ha permesso al team Java di avere assoluta libertà di progettazione. Così facendo, si è determinato un approccio chiaro, fruibile e concreto nei confronti degli oggetti.
Robusto
La dimensione multipla del web richiede esigenze, minuziose, per un programma, poiché deve essere eseguito in modo attendibile in diversi sistemi ricettivi. Di conseguenza, nell’elaborazione di Java si è posto particolare rilievo alla capacità di creare programmi robusti. Per ottenere questa capacità, Java vincola il programmatore in alcuni sottospazi chiave, inducendolo a risalire agli errori, effettuati nelle prime fasi di sviluppo programmatico. In questo modo Java protegge il soggetto e lo aiuta a non commettere errori “banali” di programmazione.
Multithread
Tra le tante finalità di Java, si evidenzia, anche, la necessità di soddisfare le esigenze più remote della società, sia per quanto riguarda la creazione di programmi interattivi, sia per la concezione del loro collegamento in rete. A tal fine, Java supporta la programmazione multithread, la quale permette di scrivere programmi, che portano a termine diverse operazioni, contemporaneamente. L’approccio multithread, cioè, idealizza il comportamento specifico del programma, invece che riflettere sul sottosistema multitasking.
Neutro rispetto all’architettura
Le questioni centrali per i progettisti di Java erano la longevità e la portabilità del codice. In particolar modo, serviva qualcosa che fosse in grado di durare il più a lungo possibile, nonché, di resistere ai futuri e vari aggiornamenti di sistema. Per questa ragione venne ideata questa struttura di neutralità, la quale riuscì ad azzerare qualsiasi problema di compatibilità con le revisioni.
Dinamico
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