Le servlet rappresentano delle classi Java, impiegate per ampliare la grandezza dei server, i quali ospitano varie applicazioni a cui è possibile accedere mediante un modello, che è in grado di elaborare le risposte in funzione delle domande. Una servlet, infatti, avendo l’accesso garantito a tutte le risorse del sistema, sul quale si trova, permette, durante lo svolgimento della programmazione, di attivare le diverse funzioni, ottenendo il massimo rendimento possibile del sistema, nonché, esaurendo la potenza espressiva di un linguaggio ad oggetti come nel tipico esempio di Java. Il controllo delle servlet, mediato e assistito da un ambiente consolidato, garantirà un’efficiente gestione delle risorse, apportando, conseguentemente, un miglioramento delle prestazioni nelle applicazioni web based.
Per quanto riguarda, invece, le JSP (Java Server Page) si fa riferimento a documenti di testo, che contengono due modelli di lettura prevalenti: i dati statici e i dati dinamici. I dati statici possono essere espressi in qualsiasi formato e sono, per lo più, stabili (come HTML, XML, SVG e WML), mentre il contenuto dinamico assume un contorno, decisamente, più variabile e per questa ragione muterà di volta in volta in relazione ai parametri di input inseriti dall’utente. Di fatto, le JSP sono dei semplici file testuali, i quali affiancano al codice HTML, il codice tradotto in linguaggio Java. In questo modo viene permesso un utilizzo attivo del servizio web e vengono risaltate in maniera netta e definita, i compiti di disegno dell’interfaccia e di progettazione delle funzioni.
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